DONNE CHE NON SI AMANO

Molto spesso nelle costellazioni quantiche che osserviamo in accademia, o nelle giornate organizzate di sole costellazioni, le donne sono le più presenti.

Molto spesso sono donne che non si amano e rincorrono uomini che siano padri, mariti, amanti, fidanzati, ma cercano di ristabilire un contatto con un maschile non presente.

L’origine nell’albero genealogico è sempre alla base delle tematiche delle possibili assenze o traumi dovuti dal maschile e quindi le ripercussioni sul femminile fin dall’infanzia.

Il femminile impara a crescere cercando di rimpiazzare questa mancanza o trasformare il trauma, attraverso la ricerca di altri maschili che possano risolverlo.

Il punto è che bisogna comprendere che nessuno può riempire le mancanze degli altri, se non noi stessi, il perdono e l’autostima creata da una forza di aver superato temi così profondi.

Il femminile diventa mendicante in amore, invece che imperatrice, dea.

La donna è creatrice per eccellenza, ha un intuito innato, ha l’accoglienza, l’amore, e tutto ciò viene azzerato quando il tunnel del bisogno è sprofondato verso abissi davvero profondi, quindi insegue invece che farsi cacciare e scegliere.

Nelle costellazioni quantiche, spesso il perdono della linea maschile è fra le prime questioni da affrontare.  Non serve però costellare se poi nella materia continui a portare odio.

Ogni percorso spirituale ed energetico va fatto di pari passo all’azione fisica, perdonare anche se stesse per aver permesso di andare oltre un limite non consentito.

Le donne devono ricominciare ad amarsi profondamente.

Ricominciare a sentire il potere straordinario che hanno in questa incarnazione femminile, tirare fuori la vera DEA, vivere il loro potere sciamanico.

L’opportunità di comprendere che sono speciali per il prossimo.

Per sanare un maschile devastato da un passato aggressivo e oggi impaurito e poco presente,  comprendere che solo attraverso l’amore potrà essere guarito.