La Natura ci è madre e va ascoltata
La Natura ci è madre, siamo collegati a lei, abbiano le memorie dei nostri antenati che si affidavano ai suoi messaggi per sopravvivere.
Oggi siamo più distratti e siamo meno in ascolto di ciò che ci trasmette, la viviamo più di sfuggita, e anche quando siamo in contesto naturale, fatichiamo ad entrare profondamente nel suo respiro.
Gli animali entrano in contatto con noi per riportarci a quel sentire, per risvegliare quelle memorie e, anche grazie a questo, per conoscerci meglio.
Durante una passeggiata in natura, se siamo in ascolto, possiamo sentire il messaggio di un animale che all’improvviso sbuca da un cespuglio, o un uccello che passa sopra di noi, o che richiama la nostra attenzione con il suo richiamo, che certamente potrebbe essere rivolto a qualche animale, ma allo stesso tempo, anche a noi.
Ci aiutano a fermare quel preciso momento, cosa stavo pensando in quell’istante? Cosa stavo provando? Cosa ho provato nel sentire o vedere quell’animale? Senso di libertà? Paura? Forza?
Ci aprono porte, canali di ascolto verso il nostro cuore, la nostra anima, e grazie a loro, ricontattiamo lo sciamano che è in noi, in tutti noi.
Gli animali che vivono una relazione più stretta con noi, arrivano nella nostra vita per evolvere loro stessi, ma anche, per mostrarci qualcosa di noi, qualcosa che amiamo, ma anche che vorremmo evitare di vedere, di sentire.
Nel mio lavoro vengo contattata da persone che desiderano dar voce all’animale con cui sono in relazione, per sapere se stanno bene nel loro rapporto, o per capire alcuni loro atteggiamenti, per chiedere perdono ad animali che si trovano già in altra dimensione, tutte queste persone stanno in realtà contattando una parte di sé, stanno mettendo mano nelle loro paure, e lo fanno con grande coraggio, perché ci vuole coraggio per guardarci dentro fino in fondo dando voce a qualcun altro.
Come dico sempre a chi mi contatta, “sappi che poi cambierà tutto, non guarderai mai più l’animale con gli stessi occhi”, ed è così, perché far tacere un animale, dopo avergli dato voce, equivale a far tacere una parte di noi che desidera essere osservata.
Quando vengo contattata per aiutare un animale a trovare un proprio equilibrio, la prima cosa che spiego è che fa parte di un sistema famiglia e che per poterlo aiutare tutti dovranno mettersi in gioco.
Più persone sono coinvolte nella relazione più dovrò avere un’osservazione ampia, nel momento in cui la persona mi racconta la situazione, mi arriva se fare una comunicazione con l’animale o una costellazione, non so mai prima quale sarà l’aiuto più indicato per quella relazione, perché devo sentire dove il messaggio è rivolto.
Quando parlo dell’animale chiedo alla persona di sentire se qualcosa le risuona, se riguarda anche se stessa, questa, inizia a collegare molti comportamenti dell’animale ai propri.
Noi abbiamo molte maschere che ci permettono di nascondere la nostra anima agli occhi degli altri, senza renderci conto, mostriamo ciò che ci è stato insegnato, siamo condizionati dalle credenze delle nostre famiglie, della collettività; l’animale ci ripulisce da tutto questo, ci si mostra nella sua purezza, ci mostra tutte le nostre parti nella totale trasparenza, ci smaschera, e lo fa con semplicità.
Semplicità che potrebbe diventare nostra nel mostrarci per quello che siamo, sono dei Grandi Maestri e lo sono con umiltà.
Costellatrice Quantica Certificata dall’Accademia
Docente del metodo delle Costellazioni Quantiche®
Pratico la Telepatia Animale
Pratico e Vivo lo Sciamanesimo
Consulente della Relazione per le Persone e per gli Animali
Operatrice Reiki
Lettura dei Registri Akashici e pulizie energetiche con la Radiestesia
Viaggi Astrali